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venerdì 20 novembre 2009

non so che dire

non so che dire, forse avrete notato che non sto postando foto dei miei lavori, qualcosa ho fatto, ma sono veramente in crisi....il motivo è un tasto un po delicato. Il feltro ad acqua è un procedimento lungo e faticoso, mi guardo intorno e vedo creazioni, anche molto carine e ben fatte, realizzate con feltro industriale, tagliato e cucito, un materiale che offre possibilità anche di maggiore perfezione rispetto ad esempio ad una borsa od un cappello realizzati interamente a mano con la lavorazione ad acqua. poi, sui mercatini o nei negozi,viene tutto definito" oggetti in feltro fatti a mano". Non me ne vogliano tutte le amiche che utilizzano il feltro pronto, peraltro tutte bravissime, purtroppo però qs cosa mette in difficoltà chi, come me e tante altre feltraie passano ore a infeltrire ecc. ecc. Sarei contenta di poter scambiare pareri su questo problema, non solo con le feltraie classiche, ma anche con coloro che utilizzano altre tecniche.

8 commenti:

Gifelt ha detto...

Cara Olivia, a me sembra che ci sia una gran differenza tra il feltro industriale e quello ad acqua. I lavori realizzati sono completamente diversi, non paragonabili tra loro.Anche le dimensioni sono diverse. Forse quel "fatto a mano" andrebbe meglio specificato ma chi ha occhio si accorge delle differenze e delle caratteristiche che ambedue hanno.
Ciao
Giulia

olivia ha detto...

Cara Giulia, quello che dici è vero, ma ho avuto un coinvolgente scambio di idee con Rosa, peraltro tua allieva,che si trova a condividere le mie sensazioni,forse tu sei fortunata, sei circondata da persone più ricettive ed aperte, io non posso dire altrettanto nella mia zona. Comunque l'importante è non mollare e le vostre parole mi sono di aiuto ciao olivia

katia ha detto...

ciao Olivia non ti abbattere, il mondo pultroppo gira così, chi fa il furbo sembra che abbia più successo, ma invece secondo me no, vince chi sa fare con le sue mani le cose e nel tuo caso il feltro, le scorciatoie hanno strada breve! Non sto parlando delle nostre amiche, come io, che usano il feltro e lo cuciscono, è un'arte anche quella, ma di certi negozi o anche persone che vogliono far passare pan per focaccia, chi se ne intende non lo imbrogliano, so che è difficile, ma sii paziente che il tuo lavoro sarà sicuramente riconosciuto. spero di essermi spiegata, ti abbraccio forte forte e ci sentiamo presto!!! con affetto katia

Unknown ha detto...

bhè quello che dice Giulia è vero, il feltro fatto a mano si riconosce anche in foto, però è anche vero che la maggior parte delle persone non ha un occhio "clinico" perciò vedono due cose in feltro (una industriale e una artigianale) e pensano che sia la stessa lavorazione, altre non sanno la differenza tra feltro e pannolenci o lana cotta ... insomma c'è abbastanza ignoranza in giro!! Io durante i mercatini passo la maggior parte del tempo a spiegare il processo di infeltrimento ad acqua o ad ago e vedo che una volta chiarito il concetto la gente sembra apprezzare la lavorazione che c'è dietro ad ogni singola creazione. In più cerco di corredare ogni pezzo con cartellini con spiegazione del procedimento di lavorazione e cerco di lavorare le mie creazioni in un pezzo solo, senza nessuna decorazione cucita, cavolo quello col feltro industriale non si può fare, le parti si devono per forza cucire!
Poi c'è l'annosa questione dei prezzi e mi ritrovo un'altra volta a spiegare al mio interlocutore la differenza di manodopera nel creare una cosa da una materia prima grezza e dal cucire insieme dei pezzi di feltro .... e si riparte!!!! Comunque non ti scoraggiare io la vedo come una sfida nel cercare di creare cose sempre più originali e personali.

olivia ha detto...

Cara Elena, allora...mal comune mezzo gaudio! Nel leggerti mi sono rivista nella stessa situazione, al cento per cento!Anche io non cucio nulla, tutto viene fatto in un pezzo solo, ma ci vogliamo aggiungere il problema del feltro nepalese che è si fatto a mano, ma abbastanza male ed in più è venduto a prezzi irrisori? Però hai ragione, è una sfida e allora... andiamo avanti.
Ciao Olivia

Gifelt ha detto...

Ciao Olivia, alla tua domanda sulla macchina punciatrice ho già risposto in un mio commento sullo stesso post in cui tu hai scritto. L'ho comperata da Gigi Mosca, un venditore di lane di Biella.
Giulia

agozwi ha detto...

Cara Olivia
credo che la cosa più importante sia fare esattamente la cosa in cui credi e nel modo che più ti piace.
Le leggi del mercato sono difficili da affrontare con le nostre sole due mani e pertanto non ti curar di loro e vai avanti.
Gli argomenti che poni sono nteressanti ma vanno vagliati non superficialmente perchè ci si potrebbe perdere anche Ulisse.
Ti so capace e piena di creatività pertanto ascolta il tuo cuore
con affetto
Agostina

olivia ha detto...

Cara Agostina, so che hai ragione,probabilmente il vero problema è che devo ancora prendere fiducia nelle mie possibilità,mi sembra sempre che i lavori degli altri siano migliori, certo a volte lo sono, a volte ho anche io delle soddisfazioni, ma tu sai che il feltro per me riveste significati che vanno oltre il semplice manufatto,come sempre dovrò guardare in me stessa, con i giusti tempi, un abbraccio Olivia